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1 ottobre 2013

Ottobre, il mese della consapevolezza sul lutto perinatale

Buongiorno a tutti quelli che mi seguono,

oggi vi devo parlare di un argomento importante.

Questo è il mese della consapevolezza sul lutto perinatale, sono giorni molto particolari per noi mamme "speciali".


Si parla tanto di AIDS, si parla tanto del cancro, della leucemia, delle malattie contro cui possiamo combattere, seppur non sempre, ma si parla poco delle gravidanze a rischio, delle malattie genetiche, delle trombosi placentari, della preeclampsia e di tutte le situazioni impreviste in cui una mamma in attesa si può trovare.

Io ho un bellissimo bimbo di 4 anni a mezzo, nato con cesareo d'urgenza per sofferenza fetale.
Tutti pensavamo fosse una casualità, da me, al mio ginecologo, così dopo 3 anni, decido, nonostante la mia esperienza non del tutto positiva di riprovarci prendendo il coraggio a 4 mani.
Resto incinta a febbraio 2012, data prevista parto i primi di dicembre.
Mi rivolgo ad un ginecologo della mia città che mi fa fare molti più esami di quelli che feci per Cristiano... che poi ho scoperto essersi salvato per miracolo, casualmente è nato lo stesso giorno di uno zio di mio marito scomparso da alcuni anni.
Ringrazio Dio di aver preso la decisione di esser seguita nella mia città e non in questo paese, di mio figlio non avevo fatto nemmeno un esame, qui non c'è una macchina per i tracciati e chissà per quanti giorni, com'è successo ad altre mamme, avrei avuto mia figlia morta in pancia rischiando di morire anche io per setticemia.

Nell'incertezza, nella paura facevo trascorrere i giorni, mi sono buttata a capofitto nel lavoro per non pensare... arrivati i primi di ottobre sono stata dal mio gine a far la solita visita di routine, tutto perfetto, la piccola cresce bene senza alcun problema, mi trasferisco per l'ultimo mese e mezzo a Bari in pieno riposo a preparar le cosine per il corredino.

Pur facendo monitoraggi dalla 35ª settimana regolarmente, tra una settimana e l'altra succede qualcosa, io non mi accorgo di nulla, vivo la mia vita normale come se niente fosse... vado per far l'ennesimo tracciato e mi dicono "non c'è più battito".

Panico, pianto, uno strazio, un dolore lancinante esser arrivati fino a lì, dover affrontar un altro cesareo d'urgenza, questa volta con la consapevolezza che tua figlia nascerà morta.

Nonostante lo sconvolgimento prendo il mio cellulare in quelle ore tremende di attesa in ospedale e cerco su internet... trovo un sito: CiaoLapo... leggo, leggo, leggo e capisco cosa e come farlo nelle prossime ore, per cercare un pò di lucidità in quella situazione irreale.

CiaoLapo è un'associazione creata da una mamma "speciale" proprio come me, che ha perso il suo bambino, aiutano le mamme che vivono questa situazione inaspettata, cercano medici e centri specializzati in gravidanze a rischio e soprattutto cercano di far aprire gli occhi al mondo su questo grande problema: allargare lo spettro di esami che vengono fatti in gravidanza per far sì che queste situazioni si riducano, perchè purtroppo non tutte sono prevedibili o diagnosticabili, c'è una minima parte che non è ancora stata spiegata scientificamente.

Cosa è successo a mia figlia? Una trombosi placentare, probabilmente lo stesso evento che c'è stato nella prima gravidanza dovuto, probabilmente, sto facendo ancora altre analisi, ad una mutazione genetica. 
Si, si, come quella di Angelina Jolie, però non la stessa... la sua da vita a dei tumori, la mia scatena trombosi placentari in gravidanza... bene... quanti medici fanno fare indagini sulle mutazioni genetiche, sulla trombofilia, sul morbo celiaco o sulla tiroide in gravidanza? Soprattutto dopo una gravidanza come la mia? Pochi, molto pochi... e questo è male, perchè noi non siamo medici e ci affidiamo a loro!

CiaoLapo mi ha fatto conoscere un'altra realtà, ha creato proprio a dicembre un gruppo di AutoMutuoAiuto.
L'argomento della morte di un figlio è un argomento tabù, di cui la gente non vuole parlare... ci sono mamme che ne parlano ugualmente ed altre che purtroppo rimangono confinate nel loro mondo, soffrendo in silenzio perchè nessuno le comprende...

Anche io quando parlo di mia figlia osservo sguardi interrogativi, quasi come a dire "ma questa è normale?"... no, non è masochismo... ma solo la coscienza degli eventi... quando muore un parente se ne ricordano i suoi momenti più belli, così quando muore una figlia si parla di lei... allo stesso modo... non c'è niente, niente di strano, a qualsiasi età gestazionale l'abbiamo persa o peggio dopo il parto!

Ci sono persone sensibili che hanno avuto altre esperienze che mi capiscono... ma per altre restiamo extraterrestri... in tutto questo devo ringraziare un'amica polacca che ho conosciuto alcuni anni fa che mi ha parlato della sua esperienza, di sua figlia nata con l'ernia diaframmatica, di aver condiviso qualcosa che pensavo non mi potesse servire mai nella vita... e invece lei insieme a CiaoLapo mi hanno aiutata ad affrontare questa situazione, perchè purtroppo in quei momenti siamo completamente sotto shock e ci facciamo guidare dal personale che abbiamo intorno non sempre preparato a questi eventi.

La diagnosi prenatale è importante e per questo ad ottobre ricordiamo, diffondendo ognuno con i suoi mezzi, questo difficile argomento!
Oltre a questo organizziamo un raduno con tutte le mamme speciali per ricordare i nostri figli e mandar loro un palloncino al cielo con un messaggio d'amore... sto cercando anche di realizzarlo nel mio paese, so che non sarà facile sensibilizzare... non si chiedono soldi, solo di condividere insieme per far sì che accadano meno spesso queste situazioni!

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